Si e’ conclusa da poco l’udienza del processo d’appello ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Dopo l’esame dei periti da parte del pm Manuela Comodi, i giudici della corte si sono ritirati in camera di consiglio e hanno deliberato la non ammissione di alcuni documenti scientifici, cosiddetti controlli negativi. L’udienza e’stata poi rinviata al 5 settembre prossimo.
“Penso che i periti oggi non abbiano sopportato in modo completo e totale le contestazioni che il pubblico ministero ha eccepito, in modo direi molto chiaro, alla Corte”. Cosi’ il legale della famiglia Kercher ha commentato l’udienza di oggi, durante la quale i periti nominati dalla Corte di assise di appello di Perugia nell’ambito del processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher hanno risposto alle domande del pubblico ministero Manuela Comodi. “Mi sembra che, con molta fatica – ha proseguito Maresca -, i periti abbiano comunque confermato la presenza del profilo genetico di Raffaele Sollecito sul gancetto. Hanno poi, a mio avviso, non specificato quali possono essere gli elementi di prova tanto sollevati dal punto di vista della contaminazione, che non e’ provata. Quindi ritengo che la perizia e la spiegazione che hanno dato oggi i periti non sia esaustiva e soddisfacente per valutare in modo diverso le prove scientifiche”. In relazione alla lettera inviata dal direttore del servizio di polizia scientifica alla Corte, l’avvocato Maresca ha detto che non sta a lui commentarla. “Ho rilevato dalla lettura che ne ha fatto il presidente – ha detto il legale – una forma pacata e lineare di contestazione alle conclusioni dei periti che sono molto dirette e che mettono a mio avviso in gioco la professionalita’ della polizia scientifica che, fino a prova contraria, e’ ottima e lo abbiamo visto in tanti casi. Lavorano ogni giorno su centinaia di casi e quindi bisogna dare credito a questi professionisti e forse questo tentativo di screditarli va al di la’ di quelli che sono i limiti della perizia”