“Dall’ultimo 13 gennaio per tutti i giorni della mia vita futura, in modo strettamente personale, io avrò sempre qualcosa nel mio cuore che mi legherà all’evento e alle famiglie delle vittime. Il dolore a mio avviso non va esibito, è qualche cosa che noi ci portiamo dentro”. Così il comandante Francesco Schettino in un’intervista trasmessa oggi a Domenica In.

“Quello che io posso dire – ha aggiunto – è di volermi unire sentitamente al dolore di tutte le vittime, dei famigliari delle vittime”.  “Se avessimo avuto la collaborazione di tutti, avremmo fatto meglio”. E forse, si sarebbero potute evitare delle vittime. E’ l’accusa che il comandante della sala operativa delle capitanerie di porto di Livorno, Gregorio De Falco, rivolge a chi, Schettino in testa, la notte del naufragio della Concordia aveva la responsabilità della nave. “Noi – dice De Falco parlando con i cronisti al Giglio – abbiamo fatto tutto quello che potevamo e dovevamo. Certo, avremmo sperato di fare di più, ancora di più, se avessimo avuto la collaborazione di tutti”. Di Schettino? chiedono i cronisti. “Chiudo qui”, risponde De Falco. “Ad un anno dal tragico naufragio della nave da crociera Costa Concordia, rivolgo il mio commosso pensiero alle trentadue vittime e la mia rinnovata solidarieta’ a quanti sono stati segnati da quel terribile incidente, le cui drammatiche immagini sono ancora vive nella memoria dell’intero Paese”. E’quanto si legge nel comunicato che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli. “In quella dolorosa circostanza -aggiunge- cittadini e amministratori dell’Isola del Giglio e di Monte Argentario si prodigarono con abnegazione, dando prova di alto senso di civismo e umanita’, cui consegui’ il conferimento alle due comunita’ della Medaglia d’oro al merito civile”. “Con i medesimi sentimenti di partecipazione -conclude Napolitano- esprimo il piu’ vivo apprezzamento agli operatori delle diverse strutture che, coordinando efficacemente la loro azione, sono stati impegnati nella difficile e rischiosa opera di soccorso dei naufraghi, di recupero delle vittime e di messa in sicurezza del relitto”.

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