Contestati il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e Giuliano Amato, fuori dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, promossa dall’organizzazione studentesca Sinistra Per e dai movimenti antagonisti di studenti e precari. Presto la tensione è salita e nel parapiglia sono rimasti contusi due studenti e alcuni agenti delle forze dell’ordine. I contestatori hanno anche tentato di aggirare il perimetro dell’istituto e di sfondare un ingresso laterale per accedere all’aula magna dove era in corso un convegno a cui partecipavano Amato e Profumo, ma hanno solo forzato l’ingresso di un magazzino trovando così l’accesso ostruito da alcune masserizie accatastate.
I giovani poi hanno proseguito in corteo per le vie del centro cittadino abbandonando la sede della Scuola Sant’Anna. “Sono dispiaciuto per quanto accaduto fuori e spero che i danni riportati dai ragazzi siano lievi – ha detto il ministro Profumo – noi siamo pronti a un confronto sui temi, ma senza violenze, senza urlare e cercando di trovare delle risposte”. Mentre i rappresentanti degli allievi della Sant’Anna sottolineano di essersi “confrontati in maniera proficua, alla presenza di Giuliano Amato, con una studentessa che aveva partecipato alla manifestazione di protesta”. “La Scuola Superiore Sant’Anna e i suoi allievi – concludono – sono sempre aperti al dialogo e al confronto, anche critico, purché condotto nel rispetto delle istituzioni. Siamo entusiasti di essere protagonisti del progetto ‘Mobilita’ Sociale e Meritò. La nostra scuola, grazie al suo essere pubblica e gratuita, ci permette di raggiungere i gradi più alti degli studi, indipendentemente dal contesto sociale ed economico di provenienza. Attraverso il progetto, restituiamo al Paese il patrimonio di esperienze e di opportunità vissute in questi anni”. Ma i Cobas accusano: “Profumo ha partecipato a un convegno dove era escluso il dissenso di studenti e lavoratori dell’università e chi era in piazza a protestare è stato manganelllato”. “Avremmo voluto riportare al ministro la nostra indignazione – scrive invece in una nota Sinistra per – per le politiche che sta attuando su scuola ricerca e università, che rappresentano un pesante attacco al diritto allo studio e alla qualità della didattica. Ci siamo invece trovati di fronte a un muro di forze dell’ordine: un dispiegamento incredibile e impensabile che per l’occasione ha bloccato con un vero e proprio cordone l’entrata del Sant’Anna, mozzando alle radici la libertà di chi era lì, come noi, per contestare le pratiche distruttive del ministro. I bisogni degli studenti sono stati rigettati in tronco, in maniera antidemocratica e con un uso della forza pubblica irresponsabile”.