Oltre 179 kg. di oro ed argento sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza dall’inizio dell’anno, con un aumento di piu’ dell’86% rispetto allo stesso periodo del 2012. Sono 86 i responsabili di traffico di metalli preziosi e ricettazione denunciati nelle numerose operazioni condotte attraverso indagini sul territorio, ispezioni antiriciclaggio agli operatori del settore e controlli ai valichi di frontiera.

52 sono gli arrestati, oltre il 200% in piu’ rispetto all’anno precedente. Anche le indagini antiusura sono cresciute del 40% rispetto allo stesso periodo del 2012. In 266 operazioni sono stati sequestrati patrimoni accumulati illecitamente per 167 milioni di euro, piu’ del 1500% rispetto al 2012, denunciando 248 usurai, di cui 49 tratti in arresto. Le indagini, spiegano le fiamme gialle, ”segnalano un’evoluzione del fenomeno a favore di una dimensione piu’ associativa, con sodalizi criminali che danno luogo, in alcuni casi, a vere e proprie ‘strutture societarie’ esercitando attivita’ finanziaria abusiva ed usuraria nei confronti di commercianti, piccoli imprenditori ed artigiani”. La crisi economica, che ha ridotto il potere di acquisto e le possibilita’ di accesso al credito di famiglie ed imprese, ”rappresenta uno dei motivi per cui talvolta le categorie piu’ disagiate preferiscono vendere il proprio oro ed argento per soddisfare il bisogno di liquidita’ immediato o rivolgersi a canali ‘diversi’ dal sistema bancario”. Il ”Rapporto Italia 2013” dell’Eurispes evidenzia come il 28,1% degli italiani si e’ rivolto ad un ”compro oro”, con una vera e propria impennata rispetto all’8,5% registrato l’anno precedente, motivi per cui anche la criminalita’ economica ha rivolto i propri interessi al settore. ”Tra le piu’ recenti fenomenologie, uniformemente distribuite sul territorio nazionale”, la Guardia di Finanza segnala: ”fraudolenti sistemi di esportazione di oro verso aziende estere, risultate in larga parte inesistenti ovvero cessate in data antecedente all’effettuazione delle operazioni doganali, per ”mascherare” vendite di oro in nero in Italia; conferimenti di preziosi non annotati sul registro del commercio dei beni usati, di cui all’art. 128 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza o registrati per quantitativi non corrispondenti a quelli effettivi; esercizio in via professionale dell’attivita’ di commercio di oro da investimento e per finalita’ industriali, in assenza dei requisiti previsti dalla legge”. La Guardia di Finanza ha riposto una particolare attenzione al fenomeno, sequestrando, dall’inizio dell’anno, oltre 179 kg. di oro ed argento, con un incremento dell’86% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel 2013 sono stati denunciati 86 responsabili di traffico di metalli preziosi, 52 dei quali arrestati, oltre il 200% in piu’ rispetto all’anno precedente. Numerose sono le operazioni condotte, negli ultimi mesi, attraverso indagini sul territorio, ispezioni antiriciclaggio agli operatori del settore e controlli ai valichi di frontiera. Parallelamente ai controlli sul commercio di metalli preziosi, dall’inizio dell’anno le indagini di contrasto all’usura sono cresciute del 40% rispetto all’anno precedente. In 266 operazioni sono stati sequestrati patrimoni accumulati illecitamente per 167 milioni di euro, piu’ del 1500% rispetto al 2012, denunciando 248 usurai, di cui 49 tratti in arresto. Le fiamme gialle, nel contrasto all’usura, ”si avvalgono dell’azione di intelligence e di controllo economico del territorio, dell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette generate dal sistema antiriciclaggio, delle indagini patrimoniali e di polizia giudiziaria nonche’ dei rapporti con le associazioni antiracket ed antiusura”.

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