Il giudice di Milano Oscar Magi nel processo con al centro la presunta truffa sui derivati, oltre a dichiarare responsabili per la legge 231 del 2001 quattro banche, ha condannato nove persone fisiche, tra manager ed ex degli istituti di credito a pene comprese tra i sei mesi e gli otto mesi e 15 giorni.
Tutte le condanne per i nove imputati sono con sospensione della pena, con il riconoscimento delle attenuanti generiche e con l’incapacità di contrattare per un anno con la pubblica amministrazione. In particolare Antonio Creanza e Marco Santarcangelo, il primo di JP Morgan, il secondo di Depfa, sono stati condannati a otto mesi e quindici giorni, mentre Tommaso Zibordi (Deutsche Bank) a 7 mesi e 15 giorni. Gaetano Bassolino (Ubs), figlio dell’ex governatore della Campania, è stato condannato a 7 mesi, mentre Carlo Arosio (Deutsche Bank), William Marrone (Depfa), Fulvio Molvetti (JP Morgan) e Matteo Stassano (Ubs) sono stati condannati a sei mesi e 15 giorni. Infine, Alessandro Foti (JP Morgan) ha ricevuto una condanna di 6 mesi. Per tutti questi imputati il pm aveva chiesto condanne comprese tra i 6 mesi e un anno. Assolti invece, come richiesto dal pm, Giorgio Porta, ex City Manager del Comune di Milano, Mario Mauri, ex consulente del Comune, Simone Rondelli (JP Morgan) e Francesco Rossi Ferrini (JP Morgan). Le motivazioni della sentenza saranno note tre 90 giorni.