“Non sono stato io. Non ho fatto niente a mia moglie, con cui recentemente ho avuto rapporti molto collaborativi”. Lo ha riferito Giuseppe Toscano, 49 anni, al suo avvocato Chiara Mariani, nominato di fiducia giovedi’, poco prima di essere arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip per stalking e lesioni gravissime su richiesta del pm Giovanni Arena.
Toscano e’ accusato di avere aggredito e ferito la moglie, Domenica Foti, 46 anni, da cui e’ in separazione, con un getto di acido al volto. L’episodio, risalente al 12 agosto e e’ avvenuto nei pressi dell’ospedale Galliera dove la donna presta servizio come addetta alle pulizie, sarebbe solo il culmine di una serie di persecuzioni che l’uomo avrebbe messo in atto nei confronti della donna da maggio, mese in cui Domenica Foti aveva deciso di lasciarlo e trasferirsi a vivere nella casa del nuovo compagno. “Lo ribadisco – ha detto Toscano al suo legale -, quella mattina io ero e casa, a dormire. C’era anche mia figlia, che quando si e’ svegliata mi ha trovato a casa”. In quanto ai rapporti con la moglie, Toscanoý al suo legale ha riferito di rapporti piuttosto “distesi”. L’interrogatorio di garanzia si terra’ domani in tarda mattinata o, al piu’ tardi, martedi’ mattina. L’accusa si basa su riscontri tecnici effettuati dai carabinieri del Ris di Parma, che hanno messo a confronto i filmati registrati dal sistema di sorveglianza dell’ospedale che ritraggono l’aggressore ed un simile video girato con Toscano in fase di indagine. La compatibilita’ tra le due immagini, secondo quanto si apprende, avrebbe dignita’ di prova. Inoltre l’alibi di Toscano non sembrerebbe reggere. La figlia tra le 5 e le 6 dormiva e avrebbe potuto non accorgersi dell’uscita di casa del padre, rientrato prima del risveglio della figlia stessa. Toscano, sempre secondo quanto si apprende, aveva anche sostenuto di non avere mezzi a propria disposizione, mentre e’ stato verificato dagli inquirenti che ha in uso uno scooter e una macchina con cui in pochi minuti avrebbe potuto raggiungere il Galliera da via Loria, al ‘Biscione’, dove abita. Il liquido utilizzato per l’aggressione, secondo quanto stabilito dai tecnici del laboratorio di analisi dell’Agenzia delle dogane di Genova, e’ una soluzione di acido cloridrico e acqua distillata non abbastanza acida da causare lesioni permanenti. Potrebbe dunque decadere l’accusa di lesioni gravissime in virtu’ di lesioni che, secondo i medici del San Martino che hanno curato la donna, potranno guarire integralmente.