”Apparecchia pe’ cinque stasera, prepara delle belle bistecchine, non come quelle dell’ultima volta, eh?”. L’uomo parlava cosi’ al telefono col gestore di un ristorante, ma stava ordinando dosi di cocaina, non una cena nel locale. Usavano espedienti simili i componenti di una rete di spacciatori di Cerveteri e Ladispoli, sul litorale a nord di Roma, che la Guardia di Finanza ha smantellato:
11 gli arresti, di cui quattro ai domiciliari, concessi dal Gip del tribunale di Civitavecchia su richiesta della procura. Un arresto e’ avvenuto in flagranza di reato. Tutti tra i 20 e i 30 anni, residenti nella zona, alcuni di loro pregiudicati per rapina e sfruttamento della prostituzione, i pusher in certi casi avevano attivita’ lecite come ristoranti o concessionarie auto (da qui il nome dell’inchiesta, ‘Kilometro Zero’). Diversi di loro erano anche consumatori di droga. I finanzieri della Compagnia di Civitavecchia, dipendente dal II Gruppo di Roma che si occupa del litorale, hanno sequestrato 34 grammi di cocaina, 190 di hascisc, oltre a tre bilancini di precisione per confezionare le dosi. L’indagine e’ durata oltre un anno e si e’ avvalsa di intercettazioni telefoniche e altri strumenti tecnologici. ”Essendo tutti della zona e conoscendosi tra loro, oltre a usare un linguaggio in codice, non e’ stato facile entrare nelle maglie dell’organizzazione”, ha detto in una conferenza stampa a Roma il capitano Fabio Ciancetta, comandante della Compagnia di Civitavecchia. ”E’ importante aver individuato e sgominato completamente un’organizzazione locale – ha affermato il colonnello Alessandro Barbera, comandante del II Gruppo di Roma della Finanza -. Il mercato della droga sul litorale romano e’ ampio e legato ai periodi dell’anno. Ora che si avvicina il periodo estivo e’ destinato ad aumentare”.