Sono stati individuati i due rapinatori che hanno aggredito e derubato una ristoratrice di Fano il 25 novembre scorso. Si tratta di un 20enne albanese, domiciliato a Fano, incensurato e formalmente operaio, che avrebbe agito con il supporto di un 31enne romeno, di professione aiuto cuoco, che aveva lavorato nel ristorante della donna e ben conosceva, quindi, le abitudini della vittima.

I carabinieri, comandati dal capitano Cosimo Giovanni Petese, sono anche riusciti a rinvenire, nella disponibilita’ dei due denunciati, la borsa della ristoratrice e le chiavi del locale e a recuperare la somma di 2.000 euro costituente parte del denaro rapinato. La donna era stata aggredita poco dopo le 02.30, mentre rientrava a casa, a Monte Maggiore al Metauro, nel giardino della propria abitazione, dopo una giornata di lavoro presso il ristorante ”La Mandria” di Fano, che gestisce con il fratello. Il bandito, un uomo con accento dell’est e volto celato da un passamontagna, con spinte, calci e pugni al volto per vincerne la resistenza si era riuscito a impossessare della borsa della 41enne con oltre 4.000 euro, le chiavi del ristorante e altri effetti personali. L’aveva cosi’ fatta cadere a terra lasciandola sanguinante in uno stato di semicoscienza per fuggire a piedi e raggiungere una strada vicina, dove ad attenderlo c’era un complice all’interno di un’autovettura. Sul posto, dopo l’allarme dato dalla donna erano intervenuti i militari della Stazione Carabinieri di San Giorgio di Pesaro e del nucleo radiomobile della Compagnia di Fano, che hanno ispezionato l’area circostante l’abitazione e ricostruito le varie fasi dell’aggressione mentre la signora faceva ricorso alle cure mediche dei sanitari dell’ospedale, che le hanno riscontrato la frattura del setto nasale e un trauma facciale oltre a contusioni multiple per il corpo. Le successive indagini svolte dai militari hanno permesso di pervenire all’individuazione dell’autore materiale della rapina e del compice. A carico dei due stranieri e’ cosi’ scattata una denuncia per rapina aggravata in concorso tra loro.

 

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