Avevano hashish e reperti archeologici, e al termine degli accertamenti specialistici con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Sassari e Nuoro, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile Olbia, coordinati dal capitano Alessandro Dominici, hanno denunciato C.R. e C.S., di 27 e 32 anni, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e per ricettazione di materiale archeologico.
L’operazione e’ nata da un controllo stradale della Sezione Radiomobile che ha perquisito i due e la loro auto dove hanno trovato un pacchetto di sigarette con dentro due pezzi di hashish per 11 grammi. Nel portafogli uno dei due aveva anche 2000 euro, quindi i militari hanno deciso di perquisire le loro case, dove hanno trovato materiale per la preparazione della droga, ovvero coltelli con residui sulle lame, bilancini di precisione, e una pianta di cannabis indica in fase di essiccazione. Proseguendo nella perquisizione, i militari hanno trovato numerosi frammenti di anfore in terracotta. Avuto il sospetto che il materiale potesse essere di valore archeologico e illegalmente detenuto, e’ stato richiesto l’intervento del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Sassari e, grazie al parere della Soprintendenza, e’ stato possibile risalire all’epoca dei reperti: si tratta di anfore romane, verosimilmente trasportate via nave. Tutto il materiale e’ stato sequestrato, mentre i due uomini sono stati denunciati sia per la detenzione per fini di spaccio dello stupefacente che per la ricettazione del materiale archeologico.