Un’impresa di Ciampino, organizzatrice di spettacoli musicali e divertimenti, si era travestita da associazione culturale, al fine di avvalersi del regime fiscale agevolato previsto dalla normativa, occultando, in questo modo, al fisco ricavi per oltre due milioni di euro.

E’ stata individuata dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, cui non e’ sfuggita, durante l’esame della contabilita’, la circostanza che l’associazione figurava, nei rapporti commerciali intercorsi con altri soggetti economici, sia come cliente che quale fornitore, inducendo a pensare che essa non perseguisse esattamente scopi culturali. A confermare i sospetti dei militari le risposte ricevute dai suoi clienti, a seguito dell’invio di appositi questionari, e le informazioni fornite dalla Societa’ Italiana Autori ed Editori (Siae), cui l’associazione comunicava, rispettando puntualmente gli obblighi di legge, i diversi eventi per il pagamento dei diritti d’autore. Le fiamme gialle del Gruppo di Frascati, al termine degli accertamenti, hanno ritenuto che si trattava di una vera e propria attivita’ commerciale, che, grazie alla veste di ”associazione culturale”, avrebbe occultato i proventi della sua attivita’ ai fini delle imposte sui redditi, oltre a evadere l’Iva per oltre 400mila euro. Il presidente dell’associazione, in realta’ dominus dell’attivita’ commerciale, e’ stato denunciato all’autorita’ giudiziaria di Roma, per i reati di omessa presentazione della dichiarazione annuale, nonche’ di distruzione e di occultamento di scritture contabili. Al fine di cautelare il credito vantato dallo Stato, per le imposte evase, alle pene pecuniarie ed agli interessi maturati, e’ stata richiesta all’agenzia delle entrate l’applicazione delle misure cautelari sui beni immobili e mobili nella disponibilita’ del responsabile.

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