Secondo giorno di scioperi dei lavoratori negli stabilimenti Indesit di Albacina e Melano, vicino a Fabriano (Ancona). Questa volta saranno a “gatto selvaggio”, come infoma una nota di Andrea Cocco, segreterio provinciale della Fim Cisl.

A Melano, sito produttivo che l’azienda elettrodomestica ha annunciato di voler chiudere (300 addetti), i dipendenti si fermeranno per 30 minuti in maniera alternata, nel reparto del magazzino del prodotto finito, mentre ad Albacina (700 addetti) si alterneranno nella protesta per 30 minuti sempre in maniera alternata prima i nati negli anni pari poi quelli negli anni dispari. Ieri gli scioperi negli stessi stailimenti Indesit avevano visto fermate di 30 minuti e poi di 15 minuti reparto per reparto, distinte poi anche tra uomini e donne. “Torneremo al tavolo delle trattative – spiega Cocco – solo quando l’azienda tornera’ a mettere in campo un vero piano industriale e non insistera’ su un progetto di riordinobasato solo su logiche finanziarie. L’Indesit non e’ in crisi ma e’ un realta’ in salute, tanto che anche nell’ultimo anni ha ottenuto un utile di 62 milioni di euro”.

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