Un’infermiera del policlinico Gemelli che lavora nel reparto di neonatologia, dove vengono accolti i bambini subito dopo la nascita, e’ stata sospesa dall’incarico dopo avere scoperto di essersi ammalata di tubercolosi.

Per ragioni precauzionali oltre mille bambini nati nella struttura da marzo fino meta’ luglio verranno richiamati per essere sottoposti a controlli a partire da domani in un ambulatorio dedicato. La donna e’ ora in cura con una terapia antitubercolotica nella propria abitazione ma vista la delicatezza del suo incarico in accordo con l’assessorato alla Sanita’ della Regione Lazio e’ stato deciso di avviare i test sui piccoli.

“I circa mille bambini che potrebbero essere entrati in contatto con la donna saranno assegnati a Gemelli, Spallanzani e Bambino Gesu’ tenendo in considerazione le esigenze logistiche delle famiglie. Anche noi, quindi, faremo la nostra parte”. E’ quanto dichiarato dal primario del reparto di pediatria 2 dell’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma, Alberto Villani, in merito al contagio di tubercolosi subito da un’infermiera del Policlinico Gemelli di Roma, che lavorava nel nido dell’ospedale. “Effettueremo un test diagnostico per verificare se c’e’ stato o meno il contatto – ha aggiunto il dottor Villani – e in base al risultato decideremo se procedere a ulteriori accertamenti. Abbiamo allargato la fascia di bambini da sottoporre a controllo a quelli che si trovavano in ospedale dal mese di marzo per stare piu’ tranquilli sul rischio contagio. Grazie al fatto che ci si e’ accorti in tempo della situazione, comunque i rischi sono ridotti al minimo. Il problema si sarebbe verificato se non ce ne fossimo accorti in tempo”. “Il consiglio che mi sento di dare e’ di stare tranquilli e mantenere la calma perche’ la situazione e’ ben gestita dalle istituzioni che stanno lavorando in modo esemplare. Il vero rischio e’ che si generi panico inutilmente, anche perche’ i sintomi della tubercolosi sono banali e comuni, come tosse e inappetenza. Questo – ha concluso il primario – e’ un esempio di come la sanita’ pubblica funzioni bene e di come sia attenta alla tutela del paziente”.

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