Ha tentato di strangolare fino a farlo svenire il poliziotto perche’ la pattuglia era arrivata in ritardo per un sopralluogo di furto in abitazione. E’ successo la notte scorsa a Livorno, nel quartiere di Salviano. In carcere e’ finito un uomo di 41 anni, accusato di tentato omicidio aggravato. Arrestati anche il fratello di 40 anni e il padre di 70 per aver partecipato alla rissa scoppiata per strada con i due agenti. Secondo la ricostruzione della questura la famiglia chiama il 113 intorno all’1,15 perche’ ha trovato la casa sottosopra. La sala operativa spiega che dovranno attendere poiche’ la volante sta facendo un sopralluogo per un altro furto. La pattuglia arriva intorno all’1,40 e subito i tre iniziano a inveire contro gli agenti: ”E’ questa l’ora di arrivare? – avrebbero gridato – Eravate a prendere il caffe’ con le p…”. Il capopattuglia cerca di calmarli, ma uno dei figli sferra un pugno al petto dell’agente, che a sua volta cerca di bloccarlo e si scatena la rissa. Durante la colluttazione il padre sfila via la torcia d’ordinanza a uno degli agenti credendo sia la radio (”Cosi’ voglio vedere come chiamate i rinforzi”). Il capopattuglia, infine, viene stretto al collo da dietro dal 41enne: l’agente perde i sensi e cade a terra. A quel punto il collega estrae la pistola e riesce a chiamare rinforzi. Sul posto arrivano carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani oltre che tre ambulanze del 118. Il padre (gli e’ stato sequestrato un coltello) e il figlio 40enne risponderanno di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e rapina in concorso. Il capopattuglia ha avuto una prognosi di 10 giorni, l’altro agente di 7. Quest’ultimo, peraltro, e’ rimasto comunque dopo la rissa per completare il sopralluogo per il furto nella casa degli arrestati: sarebbero stati rubati gioielli per 20 mila euro, 700 euro in contanti e tre pc.