L’assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di aver comprato un pacchetto di preferenze per la sua elezione nelle Regionali 2010 da due esponenti della ‘ndrangheta.

Tra gli arrestati dell’operazione che ha portato in carcere stamani l’assessore regionale lombardo Domenico Zambetti c’é anche Ambrogio Crespi, fratello dell’ex sondaggista Luigi Crespi. Complessivamente nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dal pm di Milano Giuseppe D’Amico, con ordinanza firmata dal gip milanese Alessandro Santangelo, sono finite in carcere una ventina di persone. Al centro l’accusa di voto di scambio. L’assessore Zambetti è accusato di scambio elettorale politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata dalla finalità mafiosa, per aver pagato 200 mila euro per ottenere da esponenti della ‘ndrangheta, in particolare dei clan Mancuso e Morabito, e anche attraverso l’appoggio di quello dei Barbaro-Papalia, un pacchetto di 4 mila voti utili per la sua elezione alle ultime regionali. Sarebbero Giuseppe D’Agostino e Costantino Eugenio le due persone che avrebbero agito per conto dei clan per far avere i voti al politico. Anche Ambrogio Crespi (a lui viene contestato il concorso esterno in associazione mafiosa), secondo l’accusa, si sarebbe occupato di raccogliere i voti. Nell’ambito dell’inchiesta sono state disposte intercettazioni, anche ambientali, e una microspia avrebbe captato una conversazione tra D’Agostino e Eugenio che avrebbe accertato il pagamento dell’ultima tranche di 30 mila euro (sui 200 mila complessivi) da parte del politico, dopo un incontro in un ufficio di una sua associazione.

 

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