Beni per un valore complessivo di 5 milioni di euro vengono sequestrati dai carabinieri ai pregiudicati Luigi Curci, di 58 anni, di Cerignola (Foggia), e Giuseppe Scardi, di 50, di Canosa di Puglia (Bt), entrambi ritenuti affiliati al clan cerignolano ‘Piarulli-Ferrarò. I due hanno numerosi precedenti penali e condanne per associazione mafiosa e traffico di droga. Il sequestro è stato disposto ai sensi del «Codice antimafia» sulla base di un decreto emesso dal Tribunale di Trani su proposta della Dda di Bari.
I sigilli vengono apposti ad una concessionaria di autoveicoli e a una scuola guida a Canosa di Puglia (Bt), a 18 immobili, tra cui un villino e due appartamenti nel centro residenziale di Milano e a Cerignola, a terreni, 18 conti correnti in sette istituti di credito e a 15 autovetture (tra cui Bmw e Audi). Il provvedimento scaturisce da una attività, avviata dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari nel marzo 2014, che ha permesso di appurare che Curci e Scardi, a fronte di modesti redditi dichiarati, attraverso la vendita di automobili e la gestione di una scuola guida, abbiano realizzato un rilevante patrimonio grazie a presunti guadagni conseguiti da attività illecite intestando i beni a familiari e «prestanome», questi ultimi risultati amministratori della scuola guida. Particolari sull’operazione saranno resi nel corso di una conferenza stampa che si terrà al comando provinciale dei Carabinieri di Bari, alle 10.30, alla presenza del comandante provinciale, colonnello Rosario Castello.