Ha ottenuto gli arresti domiciliari Giovanni Carenzio, l’operatore finanziario napoletano coinvolto, insieme con monsignor Nunzio Scarano e l’ex 007 Giovanni Maria Zito, nell’inchiesta sul presunto tentativo di far rientrare in Italia 20 milioni che la procura di Roma ritiene riconducibili agli imprenditori Maurizio, Cesare e Paolo D’Amico.
Lo ha deciso il gip Barbara Callari che ha accolto un’istanza dell’avvocato Elio D’Aquino, difensore di Carenzio. Parere favorevole alla concessione dei domiciliari era stato espresso dai pm Stefano Pesci e Stefano Rocco Fava alla luce della richiesta di giudizio abbreviato fatta dall’indagato. Carenzio attende ora la fissazione dell’udienza. Su Scarano, detenuto nell’ospedale Sandro Pertini di Roma per motivi di salute, e Zito, rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, pende la richiesta di giudizio immediato fatta dalla procura. L’udienza è fissata per il 3 dicembre prossimo.