Un destino tragico quello dei fratelli Rampi: a 34 anni dalla tragedia di Vermicino, dove perse la vita in un pozzo Alfredino Rampi, sabato scorso in una discoteca di Roma è morto il fratello Riccardo, stroncato da un infarto. La notizia è riportata oggi da Il Messaggero. Riccardo, 36 anni, era un impiegato e aveva due figli.

Il suo cuore si è fermato durante una festa di addio al celibato. “Lo abbiamo visto barcollare all’improvviso e allontanarsi dal gruppo – dice un responsabile del locale al quotidiano romano- non abbiamo capito subito la gravità della situazione. Camminava a stento, cercava l’uscita appoggiandosi alle colonne della sala, è caduto appena ha messo piede fuori dall’ingresso, ci siamo precipitati ad aiutarlo. L’ambulanza del 118 è arrivata subito, qui vicino c’è l’ospedale Sant’Eugenio, gli è stata fatta anche la defibrillazione, ma nella notte abbiamo saputo che il giovane era morto”. Dai primi esami dell’autopsia eseguita al Policlinico Gemelli risulta che Riccardo Rampi è stato stroncato da un infarto, sono stati comunque disposti gli esami tossicologici e sembra che in tasca avesse della cocaina. Una nuova tragedia per la famiglia Rampi dopo la morte di Alfredino avvenuta il 10 giugno del 1981: il bimbo era in campagna vicino a Roma e i genitori, vedendo che alle 20 non era rincasato, cominciano a cercarlo e avvisano le forze dell’ordine. Si scoprirà che il piccolo, 6 anni, era caduto in un pozzo artesiano. Tutte le operazioni di soccorso, complesse e caparbie, vengono riprese dalla tv in una lunga e struggente diretta dove si sente anche il bimbo lamentarsi e chiamare la mamma. Sul posto arriva anche l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. A Salvare Alfredino ci provano in molti: vigili del fuoco, speleologi, volontari. Ma nonostante gli sforzi Alfredino morirà nel pozzo.

 

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