Gli attivisti del movimento “No Muos” di Niscemi, che da mesi presidiano la base americana di contrada Ulmo, hanno bloccato stamani i cancelli nei tre ingressi dell’area militare per impedire l’accesso degli operai addetti alla costruzione del sistema satellitare di telecomunicazioni ad altissima frequenza, contro cui si battono. Nei blocchi sono rimasti coinvolti anche due soldati e un ufficiale statunitense, che sono stati invitati dai dimostranti a tornare indietro.

I militari non hanno insistito e sono rientrati a Sigonella. Non ci sono stati incidenti. Sul posto sono intervenuti polizia e amministrazione comunale. Il sindaco, Francesco La Rosa, si sta confrontando con gli attivisti, tra i quali è massiccia la presenza del comitato delle mamme “No Muos”. La decisione dei blocchi anche verso i militari è stata adottata ieri sera, nel corso di una assemblea del movimento che ha sollevato sospetti sulla reale volontà della Regione di bloccare i lavori di costruzione dell’impianto. Temono che l’annuncio di Crocetta di procedere alla revoca delle autorizzazioni e l’atteggiamento di chiusura delle autorità militari statunitensi, che ieri non hanno consentito a un funzionario della Regione di entrare nella base di Sigonella per notificare alle autorità Usda l’avvio della procedura epr la revoca delle autorizazioni, siano frutto di una strategia concordata per calmare gli animi dei dimostranti mentre in realtà i lavori di costruzione del Muos vanno avanti.

 

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