Si sono conclusi con 22 condanne i riti abbreviati a carico delle persone coinvolte nell’inchiesta antimafia denominata “Telesis”, portata a termine nel 2010 contro presunti affiliati al clan Bruni di Cosenza.

La sentenza e’ arrivata oggi dal gup distrettuale di Catanzaro, Abigail Mellace, che ha inflitto le 22 condanne, a pene comprese tra 1 e 20 anni di reclusione – quelle piu’ pesanti, a 20 anni, sono state inflitte a Fabio Bruni e Pasquale Ripepi – accogliendo buona parte delle richieste del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Simona Rossi. Agli imputati sono stati contestati l’associazione a delinquere di stampo mafioso e vari reati fine connessi. L’inchiesta “Telesis” venne alla ribalta a meta’ dicembre del 2010, con un’operazione congiunta di polizia e carabinieri per l’esecuzione di 49 provvedimenti cautelari – di cui 41 di custodia in carcere – a carico di altrettanti indagati, tra cui due carabinieri. Il clan Bruni, secondo quanto reso noto dagli investigatori all’epoca del blitz, avrebbe avuto il controllo sulle attivita’ economiche di Cosenza, sulle attivita’ estorsive e sul mercato della droga in citta’. Nell’ambito dell’operazione furono sequestrate una discoteca di Zumpano e un’impresa di pompe funebri.

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