La direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha sottoposto a sequestro e a confisca beni per un valore di circa 12 milioni di euro in Piemonte e in Calabria. Un decreto di sequestro emesso dal tribunale di Torino ha interessato 14 unita’ immobiliari, beni aziendali e rapporti finanziari nei confronti dei fratelli Vincenzo e Massimo Verterano, mentre un decreto di confisca emesso dal tribunale di Reggio Calabria ha colpito un’azienda e numerosi immobili in capo a Francesco Stilo.
In particolare, in seguito alla misura emessa dal tribunale torinese, sono stati aggrediti i beni nella disponibilita’ di Vincenzo Verterano, 47 anni, nativo di Torino, e del fratello Massimo, 44 anni, nativo di Marina di Gioiosa Ionica (Rc), entrambi domiciliati da tempo in Piemonte. Il provvedimento odierno del tribunale di Torino e’ stato emesso a seguito di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali svolti dal Centro operativo Dia di Reggio Calabria, nelle quali e’ stato ricostruito il complesso dei beni mobili ed immobili e dei beni aziendali riconducibili ai due fratelli. Gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di acclarare una manifesta sproporzione tra gli esigui redditi dichiarati dai due e i numerosi beni immobili a loro riconducibili. In particolare sono stati sottoposti a sequestro: un opificio ed un terreno di proprieta’ di un’azienda operante nel settore autodemolizione con sede in Torino, 14 unita’ immobiliari ricomprendenti appartamenti, autorimesse e fabbricati a destinazione commerciale ed abitativo ubicati a Torino, Borgaro Torinese (To), Villadeati (Al) e Marina di Gioiosa Ionica (Rc) nonche’ rapporti bancari ed assicurativi. Il tutto per un valore complessivamente quantificabile in in circa 10 milioni di euro. Con il secondo provvedimento, il tribunale di Reggio Calabria ha disposto la confisca di beni nei confronti di Francesco Stilo, 56 anni, nativo di Bova Marina, genero del noto capocosca Giuseppe Morabito, alias ‘u Tiradrittu’. A Stilo sono state confiscate due aziende, numerosi appezzamenti di terreno agricolo siti a Bianco ed un appartamento sito a Bovalino. Il tutto per un valore complessivamente quantificabile in circa 2 milioni di euro.