Giuseppina Pesce e’ tornata a collaborare con la giustizia. Dopo aver fatto arrestare la madre e la sorella, e aver reso dichiarazioni importanti che hanno dipinto lo scenario della cosca Pesce a Rosarno, prima dell’estate aveva annunciato di interrompere il rapporto di collaborazione denunciando che sarebbe stata indotta a raccontare cose non vere.
Oggi il nuovo colpo di scena. In un verbale che risale al 2 agosto, Giuseppina Pesce ritratta e afferma che quanto usci’ sui media in quel periodo faceva parte di una strategia difensiva decisa dal legale al quale si erano rivolti i suoi familiari ma che lei non condivideva in pieno. In particolare sostiene di aver fatto presente all’avvocato che la scelta di collaborare non era indotta ma era stata una sua libera decisione. Nel verbale la donna lamenta anche l’aver saputo che i figli sono stati maltrattati durante il periodo della sua collaborazione. Proprio in questi giorni il Tribunale per i Minori di Reggio Calabria ha disposto che vengano trasferiti in una localita’ protetta, dove la madre li raggiungera’ all’uscita del carcere. Ieri sono partiti da Rosarno. E’ di pochi giorni la sentenza del processo che si e’ tenuto con il rito abbreviato derivante dall’operazione ‘All Inside’. Sono stati condannati a 20 anni di carcere il cugino della collaboratrice, Francesco Pesce, e lo zio Vincenzo Pesce.