Beni per 11 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Reggio Calabria all’imprenditore edile Santo Crucitti, 51 anni, ritenuto il boss dell’omonima cosca. Crucitti, condannato in appello a 5 anni e 6 mesi di reclusione per associazione mafiosa, è rimasto coinvolto nelle operazioni Pietrastorta, Raccordo e Sistema.

Tra i beni confiscati, su provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta del Procuratore distrettuale, anche una nota palestra in città.

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