Una notte da clochard, a dormire in sacco a pelo, su un cartone, per essere solidali con chi vive per strada e condannare l’aggressione a 4 senza fissa dimora avvenuta giorni fa nel centro città.

E’ l’iniziativa ‘Io è te’, lanciata da un docente all’Accademia di Belle Arti. In una cinquantina hanno aderito e si sono radunati in Galleria Mazzini. C’e’ chi ha portato la chitarra, chi la bandiera della pace, chi il ricordo di don Andrea Gallo: “Se fosse ancora vivo sarebbe stato qui”. Le istituzioni sono state rappresentate dall’assessore comunale al sociale, Emanuela Fracassi. “Non dormo qua, ma sono venuta per sostenere l’iniziativa che ha un grande valore culturale. Vivere una notte da clochard è utile per far capire che chi vive per strada è una persona normale”. La manifestazione ha preso vita mentre in un locale vicino si consumava una parte della movida con le note della disco music che riempivano la Galleria. Vite diverse, come quelle di quattro clochard, veri, che avvolti tra coperte uno vicino all’altro sfidavano il freddo della notte per nulla incuriositi dalla musica e dalla solidarietà.

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