La Corte d’assise d’appello di Perugia ha sottovalutato gli indizi emersi su Amanda Knox e Raffaele Sollecito nel processo per l’omicidio di Meredith Kercher. Lo scrive la prima sezione penale della Cassazione nelle motivazioni della sentenza – lunga 74 pagine –

con cui spiega perche’ ha annullato con rinvio le assoluzioni pronunciate in appello per i due imputati. Rudi Guede, l’ivoriano condannato definitivamente a 16 anni per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher avvenuto nel 2007, non ha agito da solo. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni con le quali, lo scorso 25 marzo, aveva annullato l’assoluzione accordata dalla Corte d’Assise d’Appello di Perugia il 3 ottobre 2011, ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Una deduzione che Piazza Cavour ricava dal fatto che Rudi e’ stato condannato definitivamente con rito abbreviato ”per concorso in omicidio della giovane studentessa”. Rudi Guede, dice Piazza Cavour che non ha certamente agito da solo. ”La pronuncia impugnata -scrive Piazza Cavour- presta il fianco al lamentato vizio di violazione di legge e di difetto di adeguata motivazione nel passaggio cruciale della ricostruzione del fatto che attiene alla presenza di concorrenti nel reato, nell’abitazione nella disponibilita’ oltre che della vittima, della sola Knox, in quella maledetta serata, profilo che non va sicuramente inteso in un automatismo probatorio, ma che costituisce un segmento significativo nell’itinerario costruttivo”.

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