Circa tremila dipendenti dell’Ilva hanno sottoscritto un documento per devolvere “il corrispettivo di novemila ore lavorate o di ferie (pari a 70mila euro lordi)” in favore del collega Stefano Delli Ponti, che ha contratto il tumore al collo per due volte nel giro di un anno e sta sostenendo costosissime spese per la cura della malattia. Lo rende noto il coordinamento provinciale dell’Usb che ha raccolto le firme.
“Lunedì mattina una delegazione di lavoratori dell’Usb-Ilva Taranto – annuncia il coordinatore provinciale, Francesco Rizzo – accompagnerà Stefano presso la direzione dello stabilimento siderurgico per incontrare il direttore Antonio Lupoli e il responsabile del Personale Enrico Martino”. Sono state raccolte, aggiunge Rizzo, “migliaia di firme dai lavoratori Ilva in oltre 20 giorni di presidi mattutini e pomeridiani davanti ai cancelli della fabbrica perché le condizioni finanziarie di Stefano, disastrate dalle esose spese che affronta quotidianamente, dai debiti che ha dovuto contrarre per questo e dal misero stipendio che gli rimane ridotto ai minimi termini, non gli consentirebbero il viaggio della speranza all’estero, dove si sottoporrà ad un intervento chirurgico delicatissimo”. Il coordinatore dell’Usb fa presente che il collega “é costretto ad una corsa contro il tempo e che sollecitare l’immediato intervento della Direzione Ilva al fine di trasferire quanto hanno voluto devolvere i lavoratori per la causa dell’operaio Delli Ponti, è doveroso quanto indispensabile, considerando che diversamente il suo destino sarebbe già segnato”. L’auspicio, conclude Rizzo, è “che la Direzione Ilva consenta senza indugi il trasferimento del corrispettivo totale di ore devolute dai lavoratori per Stefano”.