Maxioperazione di controllo contro l’evasione scolastica a Monreale dove i Carabinieri hanno denunciato per il reato di inosservanza continuata dell’obbligo di istruzione dei minori 137 genitori, responsabili di aver procurato l’evasione scolastica dei propri figli, in totale 143 studenti.

I controlli condotti dai militari del centro normanno, sono stati estesi nel corso di tutto l’anno scolastico 2012-2013 sugli istituti di istruzione primaria e secondaria non solo a Monreale, ma anche nell’ambito della giurisdizione, che comprende i comuni di Altofonte, Piana degli Albanesi, San Cipirello e Santa Cristina Gela ed all’esito dei quali e’ emerso che molti genitori avevano causato o agevolato l’abbandono della frequenza scolastica o la sua interruzione ingiustificata, nonostante la “legge quadro in materia di riordino dei cicli d’istruzione” abbia imposto l’obbligo dell’istruzione fino al quindicesimo anno d’eta’. “Il controllo serve ad evitare che, specie negli ambienti rurali, i minori siano avviati ad attivita’ lavorative in nero in conseguenza dell’abbandono degli studi, spesso forzato o comunque indotto da contesti socio-familiari degradati”, si legge in una nota dell’Arma. La maggiore incidenza del fenomeno, parimenti a quanto gia’ registrato lo scorso anno, si e’ osservata piu’ che altro nel comprensorio del Comune di Monreale, dove sono stati identificati ben 57 dei 143 studenti che avevano abbandonato anzi tempo gli studi (pari al 39,8% del totale), 50 quelli identificati a San Giuseppe Jato (pari al 34,9%), mentre altri sono stati identificati tra i Comuni di Altofonte (22), e San Cipirello (14); per comprendere bene invece la fascia di scolarizzazione piu’ attinta da questo fenomeno e’ opportuno sottolineare che, tranne 20, tutti gli altri 123 studenti irregolari avrebbero dovuto frequentare la scuola media inferiore: il dato e’ d’interesse e, analogamente a quanto registrato dai Carabinieri l’anno passato, evidenzia un trend gia’ noto: in alcuni contesti sociali si mira alla semplice alfabetizzazione primaria, avvertita come necessaria al vivere quotidiano, e si rinuncia gia’ a quella secondaria a fronte, in molti casi, di un impiego in nero. Peraltro tra i genitori deferiti all’Autorita’ Giudiziaria 31 sono quelli per i quali ancora pendono procedimenti penali con lo stesso capo d’imputazione, poiche’ denunciati negli anni passati o, come per 20 di loro, proprio al termine dello scorso anno scolastico: sono rimasti evidentemente insensibili ai richiami di legge in materia. Tra i denunciati 27 genitori gia’ pregiudicati per altri reati. L’iniziativa, che ha visto la sinergica collaborazione dei poli didattici monrealesi e jatini con le Stazioni locali incaricate dell’analisi dei dati e coordinate del Nucleo Operativo e Radiomobile ha operato, fin quasi ormai al termine dell’anno scolastico in corso, un vasto ma discreto monitoraggio degli studenti e si inserisce nel solco profondo di quella collaborazione tra scuola e forze dell’ordine che gia’ investe molteplici profili, soprattutto di natura preventiva e formativa: gia’ da tempo infatti sono avviati periodici incontri tra alunni e rappresentati dell’Arma nell’ambito del “Progetto Legalita’”, un ciclo di appuntamenti con cadenza annuale che porta i ragazzi a contatto con le istituzioni con l’obiettivo di incentivare fin dall’infanzia un approccio virtuoso e collaborativo in seno alla societa’ civile, spesso corroborato da specifiche iniziative che vedono coinvolti studenti, Arma dei Carabinieri ed associazioni o istituzioni locali per affrontare particolari temi o materie.

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