Sono 74.000 i rotoli di tessuto sottoposti a sequestro dai militari della Compagnia di Prato nel corso di un’operazione di servizio a contrasto della criminalita’ economica, aventi un volume complessivo su strada paragonabile a 65 container a pieno carico e dal valore commerciale di circa 13 milioni di euro.
Le indagini, che hanno tratto spunto da un’attivita’ di controllo del territorio incrociata con interrogazioni delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, si sono concentrate su tre aziende gestite da cittadini di origine cinese e situate nella zona del Macrolotto pratese ove erano immagazzinati i 74.000 rotoli di tessuto, pari a circa 1.265 tonnellate di materiale, privi dei requisiti necessari per la commercializzazione, che sarebbero stati utilizzati per il confezionamento di capi d’abbigliamento. I tessuti, infatti, non erano accompagnati da alcuna certificazione o etichettatura in grado di attestare l’origine del prodotto, mentre l’art. 14 Reg. (Ce) del 27/09/2011, disciplinante la materia, prescrive che i prodotti tessili immessi nel mercato Ue devono essere contrassegnati con l’indicazione della loro composizione merceologica e che l’etichettatura deve essere ben visibile onde evitare dubbi sulla qualita’ delle merci.