Ha ordinato la pizza con consegna a domicilio, come tante altre volte. Stavolta, però, a consegnare la cena non è stato il solito fattorino della pizzeria egiziana distante solo cinquanta metri da casa sua, nel quartiere Lambrate a Milano. Si è presentato uno sconosciuto, un egiziano sui trent’anni. Che ha stuprato la donna, una 41enne. Dopo la denuncia è caccia al violentatore. Una vicenda ancora tutta da chiarire però.
Il caso, che non è stato ancora vagliato dalla Squadra mobile, a cui secondo quanto riferito in Questura sono stati appena trasmessi gli atti, risale a mercoledì scorso, secondo la denuncia che la donna ha presentato, il fatto è avvenuto in casa, senza testimoni, e quindi la polizia sta per il momento cercando di chiarire l’accaduto. Nemmeno il proprietario della pizzeria, però, sa il suo nome: spiega di non chiedere a chi lavora per lui come si chiama, gli basta che chi si fa avanti inforchi il motorino e consegni la pizza in mezza Milano. E lo stupratore era proprio uno di quei “pony” senza identità. Salvini: “Serve castrazione chimica” “Una donna ordina una pizza a casa e viene violentata, a Milano. Lo schifoso sarebbe un giovane egiziano, ancora libero. Quante altre violenze dovremo aspettare, prima di introdurre anche in Italia la pena, anzi la cura, della castrazione chimica?”. A dirlo è il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.