Il tribunale del Riesame “non ha concesso il sequestro con facoltà d’uso” e ha detto che “bisogna eliminare le emissioni inquinanti: le conseguenze sono ovvie”. Lo ha detto il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, al termine dell’incontro con i custodi dell’Ilva.

“Abbiamo convenuto con il collegio dei tecnici – ha aggiunto Sebastio – tutta una serie di operazioni che andranno fatte prossimamente”. Rispondendo alle domande dei cronisti che chiedevano se i sigilli ‘virtuali’ finora apposti agli impianti stessero per diventare ‘effettivi’, il procuratore ha detto che “su queste cose conteranno i fatti, non le parole; in un momento delicato come questo evitiamo di fare annunci”.  “Possiamo ribadire un dato: con quest’azienda non abbiamo mai parlato di ricorso ad ammortizzatori sociali in questa storia. Mai, compreso oggi”. Lo ha sottolineato Antonio Talò, segretario provinciale della Uilm di Taranto dopo l’incontro con il presidente dell’Ilva Bruno Ferrante. “Io – ha aggiunto Talò – non mi pongo nemmeno il problema. Ammesso che ci siano delle riduzioni di impianti o di qualche fermata, io credo che dovremmo essere così bravi da dire a quest’azienda che comunque sia i lavoratori dei reparti interessati dovrebbero essere ricollocati se è vero che comunque le colpe di quest’azienda ci sono”. Ilva attende il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale per decidere quanto stanziare per gli interventi di risanamento. Ha detto Mimmo Panarelli, segretario provinciale Fim Cisl, alla fine dell’incontro tra i sindacati metalmeccanici e il presidente dell’Ilva Bruno Ferrante.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui