Ha chiamato la polizia dicendo di aver ucciso la moglie. Ma quando gli agenti sono piombati nella casa da cui proveniva la segnalazione, in via Teramo a Brescia, fortunatamente la donna, 26 anni, originaria di Santo Domingo, era ancora viva, e reattiva, nonostante le ferite alla testa.

Il marito, italiano di 38 anni, e’ finito in manette per violenza e lesioni, ma non per tentato omicidio: con una bottiglia rotta di vetro aveva stordito la donna, che quindi aveva perso i sensi. Secondo le ricostruzioni condotte dagli agenti della Questura, non era il primo episodio di violenza domestica, presumibilmente riconducibile alla gelosia, ma la donna non aveva mai denunciato il marito, nemmeno quando tre anni fa le aveva rotto un braccio dopo una lite, o quando nell’autunno scorso l’aveva inseguita in un parco della citta’ con un coltello. Anche stavolta la moglie non ha sporto denuncia: la sezione della Volante ha proceduto d’ufficio dopo la segnalazione al 113, arrivata in centrale alle 18.45 della sera di Ferragosto. In mattinata si e’ svolta l’udienza di convalida del fermo dell’uomo che restera’ in carcere fino all’udienza del processo, aggiornato al 22 agosto prossimo. Medicata in ospedale, la compagna se la cavera’ con 10 giorni di prognosi per la ferita e l’ematoma in testa. Proprio in tribunale i due si sarebbero incontrati di nuovo questa mattina: lei avrebbe baciato il marito e si sarebbe commossa.

 

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