Si erano conosciuti da ragazzi nell’estrema periferia sud della Capitale, in un contesto di consumo e spaccio di stupefacenti, e da quel momento era nata una forte amicizia che li portava abitualmente a compiere reati, la maggior parte dei quali perpetrati per procurarsi il denaro necessario ad acquistare la dose giornaliera di eroina.

S. M, quarantenne romana, nullafacente e pluripregiudicata, e A.T. della stessa eta’, gia’ noto alle forze dell’ordine, sono finiti entrambi in carcere, ma separati, uno a Regina Coeli, l’altra a Rebibbia, dove sono stati condotti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina, in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale Ordinario di Roma, che ha accolto le richieste del Sostituto Procuratore Marcello Monteleone, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri. L’uomo e la donna si erano specializzati nel compiere rapine ai danni delle farmacie della Capitale, prediligendo quelle situate nei pressi del quartiere Casilino, nelle quali entravano con occhiali da sole indossati e impugnando una pistola, successivamente rivelatasi giocattolo. Ad incastrarli sono state le immagini del sistema di videosorveglianza presenti nelle ultime tre farmacie colpite, che hanno permesso agli uomini dell’Arma, di svolgere un’indagine basata, tra l’altro, sulla visione di centinaia di fotografie di rapinatori, fino a giungere all’individuazione dei due mediante la comparazione di quelle in possesso agli investigatori con le immagini estrapolate dai video. Molto utile ai fini investigativi e’ stata la collaborazione dei dipendenti delle farmacie in questione, che hanno lavorato con i Carabinieri al fine di tracciare un identikit prima della donna e poi anche dell’uomo, permettendo di incastrarli definitivamente.

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