Svolta nelle indagini sull’omicidio di Stefano Suriano, l’uomo con precedenti penali per stalking ucciso nella notte ad un distributore su via Tiburtina, all’altezza di San Basilio. Il padre della donna perseguitata ha honfessato il delitto. C.N., 63enne romano, con precedenti, avrebbe agito con altre tre persone ora ricercate.

“Il fermato, lungamente interrogato dai militari e dal p.m., Marco Mansi – fanno sapere i carabinieri – di fronte agli schiaccianti e numerosi elementi raccolti nei suoi confronti, ha ammesso le proprie responsabilità in ordine all’omicidio”, l’uomo ora è nel carcere di di Regina Coeli. All’origine dell’assassinio c’è proprio l’ennesima lite furibonda, come ce ne erano state tante in passato, tra il pregiudicato poi ucciso e la ex convivente. Durante la lite l’uomo avrebbe insultato e minacciato anche il padre della donna che, insieme ad altre tre persone si è messo all’inseguimento di Stefano Suriano. Una vera e propria spedizione punitiva, a bordo di un’auto rubata. La discussione è avvenuta ieri sera in una palazzina a tre piani di edilizia popolare nella zona di Tor Cervara, alla periferia Est di Roma. “Stavolta quello ha minacciato i figli della sorella della sua ex, due bambini di quattro e 11 anni – racconta una vicina- La sorella abita qui e quello ci veniva spesso. Forse qualcuno stavolta ha deciso di fargliela pagare”. I sospetti degli investigatori sembrano infatti indirizzarsi verso la cerchia familiare o di amicizie della ex convivente dell’uomo ucciso che in passato era stato denunciato dalla donna per molestie. E secondo alcune testimonianze ad aggredire Suriano sarebbero state quattro persone. L’aggressione è avvenuta verso mezzanotte e mezza in via Tiburtina 1110, in zona San Basilio, nei pressi di un distributore di benzina, dove Suriano si era fermato per fare benzina. Soccorso, l’uomo è morto prima di arrivare all’ospedale Sandro Pertini. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia Montesacro e del Nucleo Investigativo di via In Selci. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, l’uomo ieri sera è andato sotto casa della donna, dove era in corso una festa, infastidendola per l’ennesima volta. A questo punto la sua auto sarebbe stata raggiunta da un sasso e l’uomo sarebbe andato via. Poi si sarebbe fermato al distributore per fare benzina e lì sarebbe stato colpito mortalmente con sette coltellate e anche colpito con altri oggetti contundenti. Gli inquirenti, nella mattinata, hanno ascoltato le persone presenti alla festa e alcuni testimoni per raccogliere elementi utili per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

 

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