”Sono 180, come indicato oggi dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, le prestazioni sanitarie a maggiore rischio di inappropriatezza su oltre 1700 previste dal nomenclatore: tra queste, prestazioni di genetica, odontoiatria, allergologia, tac, risonanza magnetica agli arti e risonanza magnetica della colonna con mezzo di contrasto”.

Lo afferma il segretario della FpCgil Medici, Massimo Cozza, al termine dell’incontro convocato da Lorenzin con i sindacati in merito alle misure sulla Sanità nel Dl Enti Locali. ­ Il ministro, ha chiarito Cozza, ”nell’incontro da poco concluso ci ha illustrato le principali prestazioni sanitarie a rischio di inappropriatezza, che saranno indicate in un prossimo decreto in via di preparazione”. Si tratta di un numero di prestazioni, per le quali si prevede dunque una ‘stretta’, ”limitato, essendo appunto tipi di esami a maggiore rischio di un uso non corretto: sono 180 prestazioni su oltre 1700 previste dal nomenclatore”. ”Molto bene aggredire l’inappropriatezza, e dunque lo spreco di denaro a causa di esami diagnostici o strumentali eseguiti senza una effettiva utilità, ma ribadiamo la nostra contrarietà ­ ha commentato il leader sindacale ­ al fatto che a pagare debbano essere i cittadini, che possono essere penalizzati, ed i medici, ‘sotto la scure’ delle sanzioni in caso di prescrizioni ritenute appunto inappropriate”.

 

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