Alba di sangue in Sardegna nell’ultima domenica d’agosto. In poche ore sono state uccise due persone in altrettanti drammi familiari: a Guspini (Medio Campidano), un anziano allevatore, in un momento di depressione, ha inferto una decina di coltellate alla moglie e poi ha tentato di suicidarsi conficcandosi il coltello nell’addome; mentre ad Escolca, paese fra il cagliaritano ed il nuorese, un pensionato ottantenne ha ucciso a fucilate il figlio, con problemi di tossicodipendenza, durante una ennesima lite.

Giuseppina Brodu, di 62 anni, di Desulo (Nuoro), e’ stata raggiunta dalle coltellate mentre dormiva sul suo letto matrimoniale e poi con la stessa arma il marito, l’allevatore Ugo Basilio Lai, di 70, anch’egli di Desulo ma da anni residente a Guspini, ha cercato di ammazzarsi ma non e’ riuscito nel suo intento e adesso e’ ricoverato nell’ospedale di San Gavino Monreale dove i medici lo hanno operato per suturargli le ferite ed e’ piantonato dai carabinieri. Le sue condizioni non sono ritenute a rischio di vita. L’uxoricidio e’ avvenuto prima delle 3 nella casa situata nell’azienda agraria dove la coppia abitava, in localita’ Arriopus, nelle campagne di Guspini lungo la strada provinciale 65 per Sant’Antonio di Santadi. L’uomo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, con due coltellacci ha colpito ripetutamente la moglie e poi, raggiunta la veranda della casa, si e’ inferto alcune pugnalate all’addome accasciandosi su una panca in legno. Ad accorgersi della tragedia e’ stato il figlio convivente della coppia che con il trambusto si e’ svegliato e ha dato l’allarme con una chiamata alla centrale operativa dei carabinieri della Compagnia di Villacidro che sono giunti poco dopo con una pattuglia del Nucleo radiomobile. Mentre l’equipaggio di un’ambulanza del 118 ha accertato la morte della donna e quindi trasportato il marito ferito in ospedale. Le indagini sono dirette dal cap. Valerio Cadeddu, comandante la Compagnia, e coordinate dal sostituto procuratore Alessandro Pili. Il raptus che ha portato l’allevatore di Desulo a compiere l’uxoricidio sarebbe stato causato da una condizione di depressione acuitasi nel tempo: e’ quanto emerso dai primi accertamenti degli inquirenti, nessun dissidio familiare, quindi, fra moglie e marito, ma solo una fragilita’ psichica che ha scatenato la furia omicida. “Ho ucciso mio figlio a fucilate dopo una lite”, e’ quanto ha detto, invece, al 112 Ezio Murtas, pensionato di 79 anni, che questa mattina a Escolca, ha sparato al figlio Matteo, di 40, disoccupato, ed e’ stato arrestato per omicidio volontario. E’ stato egli stesso a chiamare i militari e raccontare quanto era appena accaduto, a descrivere cosa era successo all’interno dell’abitazione e poi nel cortile dove, esasperato al termine dell’ennesima lite, ha esploso i colpi di fucile contro il figlio con problemi di tossicodipendenza. Immediato l’arrivo dei carabinieri della Compagnia di Isili e della Stazione di Gergei. L’uomo era in casa quando i militari sono arrivati, si e’ consegnato spontaneamente ed i militari hanno sequestrato il fucile, legalmente detenuto, utilizzato per il delitto.

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