”Un vero e proprio linciaggio mediatico” che ha ”l’evidente finalita’ di sminuire gli effetti di una sentenza definitiva”. E’ quanto denunciano in una nota i vertici dell’Associazione nazionale magistrati a proposito del ”susseguirsi di articoli di stampa e di servizi televisivi contenenti gravi offese a singoli magistrati e inaccettabili attacchi all’intero ordine giudiziario”, seguiti al pronunciamento della Corte di Cassazione che ha definitivamente condannato l’ex premier Silvio Berlusconi per frode fiscale nel processo Mediaset.


Attacchi, ricorda l’Anm in una nota a firma del presidente Rodolfo Sabelli, del vicepresidente Valerio Savio, e del segretario generale Maurizio Carbone, ”giunti fino alla redazione di elenchi di magistrati, che evocano liste di proscrizione”. ”Tale strategia giornalistica, che ricorre anche alla diffusione di notizie grottesche e ripropone argomenti vecchi e gia’ ripetutamente smentiti, rivela la sua natura di operazione strumentale – sottolinea l’Anm – fondata sull’uso sistematico di argomenti falsi e gravemente diffamatori, volti a screditare la magistratura e l’operato di singoli magistrati, con una gravita’ e un’intensita’ tali da assumere le caratteristiche di un vero e proprio linciaggio mediatico”. ”Cio’ avviene in collegamento con la conclusione del processo ‘Mediaset’, con l’evidente finalita’ di sminuire gli effetti di una sentenza definitiva e nel pervicace tentativo di neutralizzare le conseguenze della stessa – conclude il sindacato delle toghe – con grave compromissione dei principi fondamentali sui quali si basa lo Stato di diritto”.

 

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