Durante le indagini preliminari aveva annunciato ai giornali e alle televisioni che avrebbe rinunciato alla prescrizione. Oggi avrebbe dovuto confermare questa sua decisione ai giudici del Tribunale di Monza davanti al quale si celebra il processo con rito immediato per le presunte tangenti legate alla riqualificazione delle ex aree Falck e Marelli.
Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano ed ex vicepresidente del consiglio regionale, però, non era in aula per la dichiarazione ufficiale per cui il Tribunale, per quanto riguarda il reato di concussione, ha dichiarato la prescrizione. “Vogliamo capire se Filippo Penati intenda o non intenda avvalersi della prescrizione” ha detto Letizia Brambilla, presidente della sezione del tribunale davanti alla quale si celebra il processo, rivolta a Matteo Calori, avvocato difensore di Penati. Per consentire al legale di conferire telefonicamente con il suo assistito e dargli una seconda possibilità per presentarsi in aula e riferire circa la sua più volte dichiarata intenzione di opporsi alla prescrizione, il Giudice ha sospeso l’udienza, dando la disponibilità di rinviarla di qualche ora. Dopo una breve telefonata, però, l’avvocato Calori ha dichiarato: “Penati non c’é, non posso decidere io” per cui i giudici non hanno potuto fare altro che dichiarare la prescrizione per i reati di concussione. L’avvocato Calori ha poi abbandonato l’aula da una porta laterale tentando di eludere i cronisti: “Verrà quando riterrà – si è limitato a dire – io faccio l’avvocato. Non faccio altro. No comment”. L’ex presidente della Provincia di Milano ha poi inviato un comunicato per annunciare che contro la decisione dei giudici farà ricorso in Cassazione.












