Viaggi, regali, benefit di lusso con i soldi dell’universita’: cosi’ 8 dirigenti e funzionari amministrativi sono stati indagati da procura e guardia di finanza di Firenze con le accuse, a vario titolo, di peculato, abuso d’ufficio, truffa aggravata e favoreggiamento personale. Gli indagati appartengono a enti di alta formazione post-universitaria: Istituto di studi umanistici (Isu) di Firenze;
il consorzio interuniversitario – Istituto italiano di Scienze umane; Sum. La Gdf ha scoperto 1.500 documenti contabili (fatture, ricevute, scontrini per un totale di circa 450.000 euro) modificati per giustificare spese fatte per vantaggi privati, e non per attivita’ di formazione. Per l’accusa di peculato emergono viaggi e soggiorni all’estero con mogli, parenti, amici, in hotel di Inghilterra, Turchia, Francia, Stati Uniti; rimborsi di cene e pranzi in ristoranti esclusivi indicando nei giustificativi di spesa i nomi di studiosi presi da Internet anziche’, quelli reali, dei conoscenti; rimborsi per missioni non previste; acquisto di biglietti per voli in business class; indennita’ maggiorate non dovute; rimborsi per trasporti di amici in taxi; acquisto di vino facendolo passare per materiale di cancelleria; rimborsi di spese gia’ pagate; acquisti di mazzi di fiori e libri. L’avviso di conclusione delle indagini e’ stato notificato stamani a Bologna, Firenze, Napoli, Siena, Roma. Tra gli indagati l’ex direttore dell’Isu e del Sum, professor Aldo Schiavone. Con lui, il vicedirettore del Sum, un direttore amministrativo dell’universita’ di Firenze, due direttori amministrativi del Sum, una funzionaria dell’Isu, un altro dirigente del Sum e la titolare di un’agenzia di viaggi di Firenze. Le indagini sono state fatte anche con intercettazioni telefoniche. Secondo la Gdf, tra il 2006 e il 2009, gli indagati hanno realizzato illecitamente un vantaggio di oltre 3 milioni di euro. Gli esiti dell’indagine sono stati gia’ segnalati alla Corte dei Conti della Toscana.