Dopo le richieste di costituzione di parte civile il gup Piergiorgio Morosini ha rinviato al 15 novembre, nell’aula bunker dell’Ucciardone, l’udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia per dare modo alle parti di consultare i nuovi atti depositati dalla Procura. Il magistrato ha dato atto dell’istanza di ricusazione a suo carico depositata dal legale di uno degli imputati.
Sulla richiesta si pronuncerà la corte d’appello. Il procedimento, come prevede la legge, può proseguire fino alla decisione, poi dovrà fermarsi fino alla pronuncia della corte d’appello sulla ricusazione. Dei 12 imputati erano presenti solo l’ex ministro Nicola Mancino e Massimo Ciancimino. Collegati in videoconferenza i boss Bagarella, Riina e Cinà. Per la procura c’erano l’aggiunto Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Lia Sava. “Ci sostiene la parte sana del paese e credo che insieme a questi pm coraggiosi riusciremo ad arrivare alla verità”. Lo ha detto Salvatore Borsellino arrivando all’aula bunker del carcere Pagliarelli dove sta per cominciare l’udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia. Dodici gli imputati – ex ufficiali del Ros, politici come gli ex ministri Calogero Mannino e Nicola Mancino e il senatore Marcello Dell’Utri, capimafia e Massimo Ciancimino – che compariranno davanti al gup Piergiorgio Morosini. Borsellino, fratello del magistrato Paolo morto nella strage di via D’Amelio a Palermo nel ’92, chiedera’ di costituirsi parte civile.