Ergastolo per Giovanni Strangio, 32 anni, uno degli organizzatori e degli esecutori materiali della strage di Duisburg 1, in cui, il 15 agosto del 2007, furono uccisi sei giovani. L’episodio più cruento della faida che da vent’anni contrappone le cosche di San Luca, i Pelle-Vottari e i Nirta-Strangio e su cui si è svolto il processo “Fehida”.

I giudici della Corte d’Assise di Locri hanno condannato al carcere a vita anche altri sette imputati: Gianluca Nirta, di 42 anni, Francesco Nirta (37), Giuseppe Nirta, detto ‘Peppe u versu’ (71), Francesco Pelle detto ‘Ciccio Pakistan’ (34), Sebastiano Romeo (34), Francesco Vottari detto ‘Ciccio u Frunzu’ (40) e Sebastiano Vottari, detto ‘il Professore’ (28). Inoltre sono stati condannati a 12 anni Antonio Pelle, ventitreenne, a nove anni ciascuno Antonio Carabetta (59) e la figlia Sonia (29). Per loro il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione. Assolti Sebastiano Strangio, di 36 anni, per il quale il pm aveva chiesto l’ergastolo, e il venticinquenne Antonio Rechichi. Assolto, infine, anche Luca Liotino (39), per il quale era stata chiesta una pena di 15 anni, l’uomo che secondo l’accusa avrebbe noleggiato a proprio nome l’auto utilizzata da Giovanni Strangio per allontanarsi da Duisburg e nascondersi in Olanda, dove si trovavano i cognati latitanti Giuseppe Nirta e Francesco Romeo, con i quali Giovanni Strangio fu arrestato 2 nel marzo 2009.

 

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