Stretto riserbo degli inquirenti sul presunto tentativo del sequestro dell’imprenditore caseario cagliaritano Sandro Podda, di 50 anni. I carabinieri non parlano: le indagini sono ancora in corso e il procuratore della Repubblica di Cagliari, Mauro Mura, ha imposto il silenzio per non compromettere l’esito dell’inchiesta.
Si sa per certo che nella notte tre persone sono state arrestate per rapina e che le stesse sono indagate anche per altri reati: ma alla domanda se il filone sia quello del tentato rapimento, il comandante provinciale dell’Arma, Davide Angrisani, si e’ trincerato dietro il segreto investigativo. In carcere, su ordine di custodia cautelare del Gip Simone Nespoli, sono finiti Niveo Batzella, 56 anni, di Assemini, il nipote, Gianfranco Batzella, di 38, di Sestu, e Guido Melis, di 34, di Sant’Andrea Frius. Sono accusati di aver rapinato 32 mila euro in una casa di riposo per suore il 9 dicembre scorso, a Sant’Andrea Frius. Per i tre resta, per ora, l’accusa di rapina, in attesa che la magistratura chiarisca eventuali implicazioni in altre vicende, compreso il sequestro. Durante gli arresti, sono state sequestrate armi e munizioni, ma anche due chilogrammi di esplosivo del tipo gelatina, trovati insieme a numerose targhe di auto in un’azienda agricola di Assemini, passamontagna e altro materiale ora al vaglio degli esperti del Ris. Controllate anche diverse persone sospettate di legami con la banda: arrestato in flagranza Marco Lallai, 47 anni, di S. Andrea Frius, accusato di ricettazione e detenzione di ordigni di fabbricazione artigianale.