All’uscita di una sagra aveva notato una ragazza, di 17 anni, che conosceva di vista, e le aveva toccato il sedere. Poi le aveva rivolto parole offensive e infine minacciata di prenderla a sberle, e con lei il fidanzatino se avesse denunciato il fatto.

Oggi, dopo tre anni dai fatti, avvenuti a San Daniele il 5 settembre 2009, il protagonista della vicenda, L.T., di 33 anni, dello stesso paese, è stato condannato dal Tribunale di Udine a 1 anno e 5 mesi di reclusione, pena sospesa, per violenza sessuale, ingiuria e minaccia. Due gli episodi di violenza contestati. Oltre a quello del 5 settembre, che aveva spinto la giovane a denunciare l’accaduto, la vittima ha parlato di una analoga esperienza con la stessa persona, ma un mese prima: incontratisi per caso, in un luogo pubblico, l’uomo le aveva palpeggiato il seno. L’imputato e’ stato condannato anche al risarcimento di 5 mila euro di danni alla vittima. La ragazza, costituitasi parte civile, ne aveva chiesti 20 mila. La difesa aveva chiesto l’assoluzione non ritenendo la vittima attendibile nel racconto e contestando la sussistenza dell’elemento materiale della presunta violenza.

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