Truffa da 280mila euro a Varese. La Gdf ha scoperto e denunciato cinque falsi invalidi che da anni percepivano l’assegno mensile. L’indagine dei finanzieri della Compagnia di Gaggiolo, coordinata dalla Procura di Varese, ha consentito di accertare le finte invalidita’, di sospendere immediatamente le pensioni ed indennita’ indebitamente percepite dai denunciati e la revoca di quelle gia’ ricevute che ammontano appunto a circa 280mila euro.
L’accusa e’ di truffa aggravata ai danni dello Stato. La prima risultava, dalla documentazione sanitaria, persona invalida al 100% in quanto affetta da cecita’ quasi totale ed impossibilitata ad essere autosufficiente, ma nel corso delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, che sta passando al setaccio, con la Procura, posizioni pensionistiche privilegiate sospette, i militari hanno scoperto che conduceva una vita normale ed assolutamente autosufficiente e non era affetta dal grave disturbo certificato: usciva di casa da sola a piedi o in bicicletta non accompagnata e si recava al lavoro con piena autonomia presso un ufficio di Busto Arsizio, ove, con la sua falsa infermita’, le era stato assegnato, su richiesta, un posto di lavoro ”protetto” in qualita’ di centralinista. Ed e’ stato scoperto che la denunciata svolge anche altra attivita’ di rappresentante legale di un centro analisi ove la stessa e’ socia e dove svolge l’attivita’ di amministrazione ed a contatto con il pubblico. I finanzieri l’hanno filmata mentre sbrigava normali attivita’ allo sportello del centro analisi, mentre scriveva ed indicava ai clienti dove firmare sulle ricette mediche e nel mentre a piedi da sola si recava presso i luoghi, iperattiva e perfettamente abile anche se percepiva una indennita’ di accompagnamento di circa 900 euro al mese.