Si aggira per il centro di Napoli colpendo violentemente con schiaffi al volto delle malcapitate donne che passeggiano da sole. È caccia aperta da parte della polizia ad un giovane uomo che ha colpito almeno in due occasioni due ragazze costringendo entrambe a ricorrere alle cure mediche in ospedale. Due gli schiaffeggiamenti improvvisi e immotivati: il primo alle 14 di sabato sulle scale che portano da via Monteoliveto a piazza Matteotti, il secondo domenica mattina, alle 8 circa, in via Vittoria Colonna. Entrambe le brutali aggressioni sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza in un video anticipato da Fanpage. Indaga sul caso il commissariato di polizia di San Ferdinando. Ignote le motivazioni delle violenze: se si tratti di un uomo con disturbi mentali oppure di una delle inspiegabili challenge – una sorta di folli giochi alimentati da alcune pagine web – e che hanno già fatto danni in tante altre città del mondo sotto il nome di Knockout game. La prima vittima è una donna di 41 anni che sabato, intorno alle ore 14, stava salendo le scale che da via Monteoliveto portano all’ingresso della Posta Centrale in piazza Matteotti. Alle sue spalle giunge repentinamente un uomo che la colpisce violentemente sul volto facendola crollare a terra e rotolare per due gradini. A quel punto l’uomo prima tenta di fuggire risalendo le scale per raggiungere la piazza, ma vedendosi gridare incontro dai passanti che avevano assistito alla cruda scena, corre indietro nuovamente verso via Monteoliveto facendo perdere le proprie tracce. La donna è stata soccorsa dai passanti e accompagnata all’ospedale Vecchio Pellegrini dove è stata medicata ricevendo 5 giorni di prognosi. La seconda aggressione è arrivata appena un giorno dopo, domenica mattina, circa alle 8. Giovanissima la vittima, di appena 21 anni, colpita in pieno volto con un pugno e scaraventata a terra mentre passeggiava in via Vittoria Colonna. Anche per la giovane sono state necessarie le cure in ospedale dove le sono stati assegnati 5 giorni di prognosi. Gli inquirenti – ora a lavoro su entrambe le aggressioni – ritengono probabile che non si tratti di una coincidenza, ma che ci sia un solo folle aggressore dietro queste violenze avvenute a distanza di meno di 24 ore.
Entrambe le aggressioni sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza, la Questura di Napoli le sta confrontando in queste ore per capire se si tratti dello stesso uomo ad aver colpito. Si tratta di indagini complesse perché il folle aggressore non era a bordo di mezzi, ma camminava a piedi e – senza l’ausilio della targa di un’auto o di una moto – è più difficile riuscire a risalire alla sua identità. Tuttavia è in atto un alacre lavoro da parte della Questura per riuscire a fermare l’uomo nel minor tempo possibile anche per scongiurare una pericolosa escalation. Dalle immagini raccolte delle due violenze compiute in due giorni differenti, l’uomo non indossava gli stessi abiti nelle due distinte aggressioni. Nella prima era vestito con un piumino leggero di colore scuro, un jeans chiaro e uno zainetto sulle spalle. Anche il giorno dopo l’uomo sembra essere lo stesso perché in entrambi gli episodi sembra portare sul volto degli occhiali da vista. Il complesso lavoro è ora recuperare le tracce da una moltitudine di telecamere di sorveglianza per tentare di risalire a tutti gli spostamenti dell’uomo, anche incrociando le immagini con le testimonianze, per avere una traccia che porti alla sua definitiva individuazione. Dalle informazioni inizialmente raccolte sul posto dagli operatori di polizia sembrerebbe che l’aggressore sia una persona con disturbi psichici. Esclusa, al momento, la pista della challenge, di uno stupido gioco alimentatosi online e che si è propagato nelle strade di tutte le grandi città del mondo. Casi simili sono infatti avvenuti nelle maggiori capitali europee e mondiali: da Londra a New York, da Parigi a Rio de Janeiro. Stavolta sembrerebbe trattarsi di un personaggio con problemi mentali, ma ora in Questura vogliono stringere il cerchio per scongiurare ulteriori aggressioni.