Le autorita’ saudite hanno decapitato e crocefisso un sudanese riconosciuto colpevole di aver stuprato, derubato e ucciso una donna. Lo rende noto il ministero dell’interno di Riad. Il killer, Abdulrahman Zine Elabidine, “ha fatto irruzione in una casa stangolando la proprietaria mentre stava dormendo”.

L’uomo ha anche abusato sessualmente della donna, rubato 165.000 riyal (33.000 euro) e i suoi gioielli per poi darsi alla fuga dopo aver dato fuoco alla casa. La pena di morte nel conservatore regno saudito, culla dal wahabismo (l’interpretazione piu’ severa dell’Islam sunnita), e’ prevista, in base alla sharia (la legge coranica) per numerosi crimini, inclusi lo stupro, l’apostasia, la rapina a mano armata, il traffico di droga come per l’omicidio. Dall’inizio dell’anno sarebbero 20 le persone giustiziate con la decapitazione in Arabia Saudita.

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