La procura belga e le autorita’ carcerarie si sono espresse contro la concessione della liberta’ condizionata a Marc Dutroux, il pedofilo che negli anni Novanta tenne a lungo prigioniere sei ragazzine, quattro delle quali morirono. Lo riferiscono i media del gruppo Sudpresse, in attesa che i giudici si pronuncino sulla richiesta di scarcerazione dell’uomo, condannato all’ergastolo nel 2004.

E, a riprova che Dutroux non sembra affatto pentito, viene citata una sua recente dichiarazione nella quale afferma di “aver trattato le bambine con umanita’”. Secondo le anticipazioni di Sudpresse, la procura cita quattro motivazioni per opporsi alla scarcerazione: 1) La difficolta’ di trovare un lavoro perche’ nessuno vorrebbe assumerlo. 2) L’analoga difficolta’ di trovargli un alloggio 3) Il rischio che possa importunare le sue vittime 4) Il rischio di recidiva. Lunedi’ i magistrati si dovranno pronunciare sulla prima delle due questioni legate alla possibile scarcerazione, ovvero se in caso di liberta’ Dutroux dovra’ portare il bracciale elettronico. La richiesta di scarcerazione, che il 56enne Dutroux ha il diritto di presentare, ha sollevato indignazione in tutto il Belgio. Gia’ aveva fatto scandalo l’anno scorso la scarcerazione, dopo meta’ della pena, della moglie e complice Michelle Martin, che ora vive in un convento di suore.

 

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