Non accenna a spegnersi la mobilitazione per salvare un pezzo del muro di Berlino dalla speculazione edilizia. Anzi aumenta di dimensioni. Se venerdi’ erano state un paio di centinaia i dimostranti che si erano dati appuntamento, oggi erano in 6.000 davanti all’East Side Gallery a chiedere che venga risparmiato il tratto di 1,3 chilometri di muro decorato con un centinaio di affreschi dipinti da artisti di tutto il mondo.
Tra i cartelli issati scritte come ”indignatevi” o ”i soldi abbattono il muro” oppure, capovolto, lo slogan delle manifestazioni del 1989 nell’allora Repubblica democratica tedesca che portarono al crollo del simbolo della guerra fredda: da ”il muro deve cadere” a all’attuale ”il muro deve restare”. ”Se fossi il presidente Obama – ha detto alla folla un celebre dj, Dr. Motte, l’ideatore della Love Parade – direi a Wowereit (il sindaco di Berlino ndr):”conserva il muro come e”’. La distruzione parziale della East Side Gallery mira a consentire la costruzione di una torre di appartamenti di lusso con vista sul fiume.