Un doppio attentato dinamitardo ha colpito due basi dell’intelligence siriana a Damasco, provocando almeno quarantaquattro morti e oltre cento feriti. La prima bomba ha preso di mira un ufficio amministrativo della polizia, la seconda una sede della sicurezza locale. Gli inquirenti siriani ritengono che dietro ci sia la mano dell’organizzazione terroristica islamica di Al Qaeda.

Le autorità siriane hanno arrestato una persona sospettata di aver preso parte al duplice attentato. Le immagini delle vittime e dei danni sono state trasmesse dalla tv, e mostrano corpi senza vita avvolti in coperte e il cortile esterno del quartiere generale della Sicurezza dello Stato ridotto in macerie. Visibili anche i danni all’esterno dell’edificio, nel centrale quartiere di Kafar Susa: auto e minibus danneggiati. “E’ un atto ignobile e codardo, che colpisce la Siria in un momento difficile”, è il commento della conduttrice in studio. La tv di Stato ha precisato che gli attentati sono stati compiuti nei pressi della sede della Sicurezza dello Stato (Amn al Dawla) e di un quartier generale di un’altra agenzia di sicurezza, nel quartiere di Kafr Susa a Damasco. I due attentati sarebbero opera di due kamikaze. Secondo gli inquirenti gli attentati sono stati eseguiti da due terroristi suicidi a bordo di due autobombe.

Il regime siriano si basa su un sistema di controllo e repressione affidato a quattro agenzie: la Sicurezza dello Stato, la Sicurezza politica, i Servizi di sicurezza dell’aeronautica, i Servizi di sicurezza militari. Il governo del presidente Bashar Al Assad tenta da oltre nove mesi di soffocare nel sangue un movimento di contestazione senza precedenti: la repressione ha provocato almeno 5.000 morti da metà marzo, secondo una stima della Nazioni Unite, mentre le autorità siriane, che attribuiscono i disordini a “bande armate”, hanno registrato più di 2mila morti nelle fila dell’esercito e dei servizi di sicurezza. Choc e rabbia nella comunità degli attivisti anti-regime su Twitter per il duplice attentato. La maggior parte degli internauti ha accolto con sospetto l’annuncio della tv di Stato siriana secondo cui dietro gli attacchi ci sarebbe al Qaeda. L’emittente di regime, sottolineano gli attivisti, ha infatti indicato la matrice degli attentati solo pochi minuti dopo le esplosioni. “Alle 8.20 ci sono state le esplosioni. Pochi minuti dopo la tv governativa era in zona ed ha annunciato che gli attentati erano stati commessi da al Qaeda”, ha scritto su Twitter l’utente ‘Freedom_1st.

Molti altri utenti sottolineano la particolare tempistica degli attacchi, avvenuti proprio nel giorno in cui dovrebbe avere inizio la missione degli osservatori della Lega Araba. La Lega Araba arriva oggi, ora avrà restrizioni a causa delle esplosioni di Damasco”, ha osservato un altro attivista che espone sul suo account il logo ‘Free Syria’.

 

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