Le Forze armate egiziane “affermano che il dialogo è l’unico mezzo per risolvere la situazione attuale e il contrario ci porterà in un tunnel oscuro che non permetteremo mai perché sono da sempre vicine al popolo”. Lo afferma un comunicato delle forze armate egiziane letto alla televisione di Stato.

Intanto il presidente egiziano Mohamed Morsi è al palazzo presidenziale di Ittahadeya, davanti al quale sono comparse nella notte una decina di tende dei manifestanti in sit in dopo la grande manifestazione di ieri. La situazione davanti al momento è tranquilla. Per le 12.30 ore locali, le 11.30 in Italia, Morsi ha invitato le opposizioni ad un incontro per avviare il dialogo nazionale. “Difenderemo l’Egitto, la sua rivoluzione e la sua costituzione qualsiasi sia il sacrificio”. Lo ha detto la guida spirituale dei Fratelli musulmani egiziani Mohamed Badie, in una rara conferenza stampa nella sede alla confraternita, assaltata due giorni fa. “Chiamiamo alla riconciliazione e al dialogo coloro che non ammettono l’opinione del popolo. Quello che succede è concorrenza politica, e questo richiede il ricorso alle urne, ma la competizione non è uccidere, essere ingiusto o rovesciare la verità”.

 

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