Lo scandalo della carne di cavallo si allarga: dalla Gran Bretagna arriva in Francia e in Svezia imponendo l’intervento del premier David Cameron, pure impegnato nel difficile vertice europeo sul bilancio. La Findus Uk, dopo aver ritirato nel Regno le sue lasagne surgelate spacciate come “di manzo”
ma contenenti carne equina, lo ha fatto anche per quelle vendute in Francia e in Svezia. Mentre in Italia la Compagnia surgelati italiana (CSI), che detiene il marchio svedese, ha precisato, in una nota, che “nessuno dei suoi prodotti contiene carne di cavallo”. “Non sussiste alcun collegamento tra il marchio Findus commercializzato in Italia e quello commercializzato in Uk e nel resto d’Europa”, ha sottolineato. Il colosso dei surgelati cerca di tranquillizzare, dicendo che la carne equina non rappresenta un rischio per la salute, ma la psicosi continua a crescere, soprattutto nel Regno Unito, dove la polizia ha cominciato a indagare se siano ipotizzabili reati e frodi. Infatti, oltre al tabù psicologico della carne equina in un paese in cui regna il culto dei cavalli, c’é in ballo il sistema di tracciabilità dei prodotti alimentari che ha rivelato falle impensabili. “C’é da aspettarsi “altre cattive notizie” ha detto a Londra il ministro dell’Ambiente britannico, e responsabile del settore alimentare, Owen Paterson. “E’ possibile che avremo altre cattive notizie… Penso che dobbiamo essere realistici”, ha detto il ministro al termine di una riunione convocata d’urgenza con le autorità sanitarie e le principali catene di supermercati, tra cui Tesco, Asda, Morrisons e Sainsbury’s. Intanto Spanghero, l’azienda francese fornitrice della carne utilizzata da Findus per le sue lasagne intende fare causa al produttore romeno da cui si era rifornito. “Abbiamo acquistato carne bovina ‘origine Europa’ e l’abbiamo rivenduta – ha spiegato alla stampa il presidente dell’azienda, Barthelemy Aguerre – Se si tratta effettivamente di cavallo, ci rifaremo sul produttore romeno”.