La guardia di Finanza di La Spezia ha sgominato una banda di nigeriani dedita alla tratta di esseri umani tra Nigeria ed Europa, con riduzione in schiavitu’ e sfruttamento della prostituzione. Ventidue persone sono state arrestate tra Torino, Milano, Verona, Reggio Emilia, La Spezia, Crotone e Salerno, e 54 denunciate.
L’indagine, iniziata nei primi mesi del 2011, e’ stata coordinata dalla Direzione della Procura distrettuale antimafia di Genova. Nel corso degli ultimi 3 anni, secondo gli inquirenti, almeno 10.000 persone sono state fatte entrare clandestinamente in Europa, attraverso viaggi tra deserto del Niger e Libia, per essere imbarcate alla volta di Lampedusa e, giunte in Europa, destinate ad attivita’ illecite. La banda determinava periodicamente delle vere e proprie ”quote” di persone da inviare in Europa, mediante i canali dell’immigrazione clandestina, assegnando ai loro referenti, anch’essi di etnia nigeriana ed ormai radicati nelle nazioni occidentali, il compito di destinarlia prostituzione, spaccio di stupefacenti e altri reati. Alle donne veniva prospettato l’ottenimento di posti di lavoro in Italia, salvo poi richiedere una somma di danaro (fino a 60/70 mila euro) per ‘riscattare’ l’investimento finanziario sostenuto dall’organizzazione che si e’ impegnata a facilitare l’espatrio; agli uomini, invece, veniva assegnato l’incarico di introdursi nella rete dello spaccio. L’attivita’ di prostituzione e di spaccio, se eseguita con obbedienza verso i controllori, avrebbe consentito alle ragazze di riscattare il prezzo pattuito per la liberazione; tuttavia, alcune di loro hanno accettato a loro volta di diventare protettrici e responsabili di nuove arrivate. Gli arresti di oggi cpstituiscono l’ultima tranche dell’operazione, denominata ‘Caronte’.